Donatella Baglivo regista

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Donatella Baglivo nasce a Santa Maria di Leuca e viene registrata a Tricase in Puglia. Neanche un anno dopo, il padre ferroviere viene trasferito a Roma e porta con sé tutta la sua famiglia.
Appena tredicenne va a portare una lettera a suo zio negli studi RAI dove lavorava come caporeparto della cineteca. In quell’occasione vede una moviola negli archivi e se ne innamora. Da quel momento decide che il cinematografo sarà il suo lavoro.A 15 anni si diploma come disegnatrice di moda, continuando a frequentare la scuola. A 18 anni firma come montatrice il suo primo lungometraggio. A 19 anni, dopo aver già montato diversi programmi per la RAI presso la produzione Microstampa e Studio Zero, apre il CIAK STUDIO, diventando la più giovane imprenditrice cinematografica italiana.

Regista, produttrice, esperta di montaggio, Donatella Baglivo inizia un’intensa attività per la RAI e per imprenditori privati, montando documentari, inchieste, pubblicità, trailer di film e sceneggiati. Tra i molti lavori svolti, nel 1973 vi è il montaggio de “La Città del sole”, diretto da Gianni Amelio; nel 1979 produce per la RAI un backstage seguendo il regista greco Theodoros Anghelopoulos; nel 1980 un film biografico sul grande commediografo rumeno Eugène Ionesco, scomparso nel 1994. A questo punto comincia a farsi conoscere anche all’estero. Nel 1981 parte per l’America con lo scopo di realizzare alcuni ritratti sul divismo hollywoodiano: James Dean, Montgomery Clift, Marlon Brando.
Negli anni ottanta, conosce il famoso artista russo Andrey Tarkovsky il quale stringe con lei un rap- porto di collaborazione, diventa il suo maestro e guida spirituale. Gira quindi tre film dedicati a lui, gli unici esistenti al mondo sulla vita del grande cineasta scomparso a Parigi il 29 dicembre 1986. Esce nel 1987 un articolo sul TV World UK-Moviola Magic sull’arte del montaggio di Donatella Baglivo e il suo Ciak Studio. Nel 1987, sempre come autrice, inizia la serie “Storia e leggende dei nostri castelli”, composta da 13 puntate, destinata al circuito televisivo.
Tra i molti documentari e servizi che continua a produrre per la RAI, Donatella Baglivo è anche autrice delle seguenti inchieste per la rubrica Mixer: “I gay nell’esercito”, “Raffaele Cutolo”, “Lorenzo Nuvoletta”, “Strage di Natale - Rapido 904 Firenze-Bologna” e altre.

Nel 1991, la regista ritorna negli Stati Uniti per realizzare dei film su altri grandi personaggi dello star system hollywoodiano: Marilyn Monroe, Rita Hayworth, Clark Gable, James Stewart, Gary Cooper ed il regista italoamericano Frank Capra che diventa il suo secondo maestro durante il periodo americano.
Le sue cinebiografie diventano oggetto di studio nelle università, proiettate nei cinema e trasmesse dalle televisioni italiane e straniere. Ha inoltre rappresentato ufficialmente l’Italia in quasi tutti i
Festival Cinematografici del mondo e, nel 1984, ha presentato la Trilogia su Tarkovsky alla Harvard University di Cambridge (USA). Nel 1992 dirige “Dilettanti in TV”, una serie teatrale di 30 puntate al Teatro Gerini e delle Muse di Roma. Nel 1995, in occasione del centenario del cinema, ha iniziato la preparazione di una serie di film biografici (ne sono previsti cento) dal titolo “I Grandi del Cinema Italiano”. Attraverso i racconti dei personaggi intervistati si rivive la magia del Cinema Italiano di un’epoca passata. La serie, che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio dei Ministri e dell’Anica, si arricchisce costantemente di nuove cinebiografie.
Nel 1996 Donatella Baglivo realizza, per il Centro Italo Tedesco dei Giornalisti a Loveno di Menaggio (Como), un’inchiesta dal titolo “Un laboratorio di Cultura Europea”, girato con il patrocinio “Italia - Germania” in Villa Vigoni.
Nel 1999 produce il film storico “Appia Antica - Regina Viarum”. In seguito, la regista realizza il film “Viaggio in Israele - Tra storia e religioni”. Nel 2000 gira in Turchia il film biografico su Papa Giovanni XXIII, “Angelo Giuseppe Roncalli - La mia vita a Istanbul”.
Sempre a Istanbul, nel 2001, per il film sulla vita della famosa attrice Turkan Soray, “La cinepresa è il mio amore”.

Nel 2002 fa in Abruzzo un’inchiesta sull’emigrazione nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, “Emigranti - Storie del 900”. Nel frattempo le opere di Donatella Baglivo, fanno il giro del mondo ottenendo riconoscimenti e premi internazionali.
Nel 2004 dedica alla poetessa candidata al Premio Nobel Alda Merini il film biografico “La forza della poesia”. Nel 2005 gira il lungometraggio in 35 mm “...e dopo cadde la neve” che racconta il dramma del terremoto in Irpinia del 1980. Per il suo valore culturale e di memoria storica, il film è stato proiettato alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, in occasione dei 25 anni dal disastro.Nel 2008 la biografia “Giulio Andreotti - Il prezzo del potere” che rappresenta un’occasione unica per entrare nel privato del Senatore con i suoi ricordi.
Negli ultimi due anni, le cinebiografie sono state protagoniste del Festival del Cinema di Pesaro. Nel 2010 Donatella Baglivo entra nella difficile situazione sociale e politica vissuta dalla Repubblica Democratica del Congo e dirige il film “Il coraggio di Madame Jolie”.

Nello stesso anno, per l’inaugurazione della nuova biblioteca dentro il carcere Regina Coeli a Roma, realizza insieme ai detenuti un film dal titolo “Sognando l'amore, l'amnistia, la libertà, la felicità, la salute”.
Nel 2010 la regista avvia l’Associazione CIAK VILLAGE a Roma, all’interno dei laboratori della Produzione cinematografica CIAK 2000 S.r.l.: attività sul campo culturale, sociale, internazionale e italiano che comprende ricerche, studi e formazione con giovani provenienti da varie parti del mondo. Viene inaugurata anche una struttura teatrale, con mostre fotografiche e museo del cinema dedicato ad Andrey Tarkovsky.
Nel 2015 gira in Calabria una serie per la televisione in 5 puntate dal titolo “Il ragazzo della Fiumara”. Lo stesso anno si trasferisce, spostando la sua attività a Montalto di Castro.
Nel 2017, all’interno della villa del maestro Luciano Pavarotti, le viene commissionato da Zeroconfini onlus un film dedicato alla pace nel mondo con diversi poeti: “Il futuro in una poesia”. Nel 2018 continua la produzione de “I Grandi del Cinema Italiano”.
Lo stesso anno apre il proprio archivio per pubblicare il cofanetto dal titolo “Trittico Tarkovskyano” che include i film “Il Cinema è un mosaico fatto di Tempo”, “Un Poeta nel Cinema”e “Andrey Tarkovsky in Nostalghia”.
In occasione dei 50 anni di carriera, decide di scrivere il libro-catalogo “Accadde in moviola”. Si tratta di un’opera di 500 pagine con dentro circa 1000 immagini e testi della sua vita lavorativa e del rapporto con il suo maestro, Andrey Tarkovsky. Per tutte le sue opere ha ricevuto almeno un centina- io di riconoscimenti in diverse parti del mondo, compresa l’Italia. Il suo premio più illustre ad oggi è l’Honoris Causa.